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Toscana: quando il granduca voleva una sua chiesa

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di EMILIANO BAGGIANI Pietro Leopoldo fu il primo vero Granduca di Toscana e come sappiamo riformò lo Stato Toscano in ogni ambito in senso progressista. Durante il suo Regno (1765-1790) il granducato conosce la fase più innovativa del governo lorenese, tanto da far diventare la Toscana un'avanguardia mondiale di civiltà, attraverso una solida politica agraria, che si accompagnava alle riforme del commercio, a quelle dell'amministrazione pubblica e della giustizia. E la riforma più importante introdotta da Pietro Leopoldo fu proprio l'abolizione degli ultimi retaggi giuridici medievali: in un colpo solo abolì il reato di lesa maestà, la confisca dei beni, la tortura e, cosa più importante, la pena di morte grazie al varo del nuovo codice penale del 1786 (che prenderà il nome di Riforma criminale toscana o Leopoldina). La Toscana divenne quindi il primo stato nel mondo a recepire i principi di Cesare Beccaria, fra i più importanti pensatori illuministi, che nella sua opera De
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