di SALVATORE ANTONACI
Il ciclone Grillo irrompe sulla già infuocata scena politica sarda teatro, fra pochi giorni, di un voto amministrativo che riguarderà 64 comuni tra i quali Oristano ed Alghero. Lo fa alla sua abituale maniera, senza ambagi e mezze misure.
Molto si è detto e scritto, anche su questo giornale, della fenomenologia del personaggio e sulle tante contraddizioni di un programma, se così è lecito definirlo, che unisce proposte genuinamente anti-casta ad altre a dir poco avventuristiche, soprattutto riguardo ai temi economici. Ma tant'è, può piacere o meno, tuttavia risulterebbe difficile negargli un ruolo di perfetta incarnazione dello spirito del tempo attuale, denso di umori protestatari verso il fradicio assetto politico-istituzionale nazionale. Se questo sfogo potrà trasformarsi in qualcosa di realmente dirompente o, per converso, finirà per essere fagocitato dalla onnivora palude italica è cosa che al presente esula da questa modesta analisi.
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