di REDAZIONE
«Lo Stato ha dimenticato Venezia. La nostra città vive un terremoto continuo, un degrado preoccupante. E la colpa è della continua assenza di finanziamenti». Un grido di dolore più che un allarme, quello lanciato ieri da monsignor Antonio Meneguolo, delegato patriarcale per i Beni culturali e responsabile della Basilica di San Marco. Uno stato preoccupante, quello in cui versa il patrimonio artistico religioso veneziano. Il museo a cielo aperto più grande del mondo con le sue 130 chiese e altrettanti campanili, chiostri, conventi, opere d’arte e beni ecclesiastici di inestimabile valore. Un patrimonio immenso che tutti a parole dicono di tenere in considerazione. Ma alla prova dei fatti le risorse non arrivano. «Il caso della Legge Speciale è clamoroso», attacca don Meneguolo, «soldi non promessi ma stanziati da quattro anni che non sono più arrivati». 50 milioni di euro che potrebbero aiutare a sistemare qualche crepa e far tirare un sospiro di sollievo a
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