di GILBERTO ONETO
É sempre difficile parlare con serenità di qualcuno che è morto, con cui si è condivisa una lunga parte di strada, e dal quale ci si è poi separati, magari con contrasti. Di Cesarino Monti si possono però sicuramente ricordare almeno tre aspetti positivi. É stato un ottimo amministratore: la sua Lazzate è oggi un paesino svizzero. Ha sempre mostrato una sua corrusca coerenza anche assumendo posizioni dure: ricordiamo i suoi contrasti col prefetto circa le modalità di assunzione per il Comune. Era uno con le palle che ha sempre avuto atteggiamenti decisi: non metteva la bandoliera tricolore e sosteneva fino all’estremo le sue posizioni. Lo ha fatto fino a pochi giorni prima di morire, quando si è candidato alla segreteria della Lega Lombarda come rappresentante di una fazione piuttosto invisa alla base e destinata alla sconfitta.
In quella occasione ha dimostrato il suo coraggio, la sua grinta e la sua determinazione, che ne sono usciti ingigantiti a fr
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