di GILBERTO ONETO
Il Signore acceca quelli che vuole perdere. Questa potrebbe essere la spiegazione biblica del comportamento della dirigenza leghista. Fare fuori Maroni in questo momento è la più devastante manifestazione di cecità, ma anche di paura e di confusione mentale. É la reazione rabbiosa di chi è in trappola, la stessa dei tonni nella tonnara e dei trota nei night clubs in una retata della polizia. Bossi è un uomo menomato e malato che ha una autonomia fisica di poche ore al giorno, che è supportato da una lucidità mentale a intermittenza: quando si risveglia trova un famigliare o un famiglio che gli fanno il quadro della situazione.
Il quadro è sempre più un cerchio. Bossi è prigioniero della sua condizione fisica, è prigioniero di un sodalizio che somiglia alla famigerata “vedova di Mao e banda dei quattro”, è prigioniero di un accordo faustiano con Berlusconi che non gli lascia alcuno spazio di libertà politica: può solo dedicarsi ai suoi affari i
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