di REDAZIONE
Mentre il Governo italiano stringe i tempi per un accordo sui capitali illecitamente trasferiti dal Belpaese alla Svizzera, un altro accordo inizia visibilmente a scricchiolare. Quello tra Berna e Berlino, che entrera' in vigore a partire dal prossimo anno. Un tempo sufficiente - e' l'accusa tedesca - per consentire alle banche elvetiche di consigliare i propri clienti tedeschi oggi, e forse quelli italiani domani, a trasferire i propri fondi verso lidi piu' tranquilli. In Asia, ad esempio. O magari nel Lichtentein tanto per cominciare. Il dubbio e' anche un altro: in forza dell'accordo i contribuenti tedeschi 'infedeli' si troveranno a sanare, nell'anonimato, la loro situazione fiscale pagando decisamente meno (circa il 26%) di quanto pagano gli onesti. Per questo alcune regioni stanno continuando comunque a raccogliere dati sugli esportatori di valuta.
L'accusa alla Svizzera arriva oggi dal governatore della Nord Renania-Vestfalia, Hannelore Kraft. E viene rafforza
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