di GILBERTO ONETO
Il video con il prefetto (anzi, il “signor prefetto”) di Napoli Andrea De Martino (nella foto col ministro Cancellieri) che rimprovera il prete anti-camorra Maurizio Patricello di aver chiamato solo “signora” e non “signora prefetto”, il prefetto di Caserta ha fatto il giro della rete. (GUARDA QUI)
Quasi unanime è stato il coro di “sdegno e indignazione” per il tono e per la sostanza dello sbotto, e per l’inconsistenza dell’oggetto del cazzietone; qualcuno l’ha buttata sull’accusa di maschilismo, altri di ducismo di periferia, altri ancora hanno collegato il nervosismo delle “istituzioni” con il contenuto ambientalista dell’intervento del prete. Non è mancato neppure chi ha doverosamente sottolineato il vile attentato alla sintassi del “signor prefetto” che, infierendo sul sacerdote, se ne è uscito con un sublime: «Se io la chiamerei signore, lei come reagirebbe?»
Vista la funzione di questo nostro giornale, è però opp
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