di VITTORE VANTINI*
Avrei fatto più gradini verso posizioni professionali elevate se alcune volte avessi taciuto e annuito, invece di esprimere senza infingimenti o smorzature il mio pensiero, non poche volte in disaccordo con le opinioni dei "piani alti". Ma non sono mai stato uno yesman, né ho intenzione di diventarlo proprio adesso che sono anziano. Mi sembrerebbe di mettere una macchia sulla mia esistenza.
Questo giornale ha molti meriti e, tra questi, spetta un posto di preminenza ad una serie di articoli che si rivolgono, con profonda dottrina e attenzione, al fenomeno dell'indipendentismo. E, naturalmente e doverosamente, viene spesso citato Gianfranco Miglio, il nume tutelare. A questi articoli fanno da contrappunto una miriade di commenti, posti da gruppi, che si dichiarano indipendentisti, di varie estrazioni e provenienze, che purtroppo molte volte si nascondono dietro sigle non meglio identificate o pseudonimi. Ciò mi dispiace alquanto, perchè anche in questo ve
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