di REDAZIONE
Intervista di di Alessandro Zago
Alle comunali niente liste «personali» di leghisti, né a Treviso quella di Gentilini tantomeno a Verona quella dell’«eretico» Tosi: ci saranno solo liste targate Carroccio, «e chi non gradisce è fuori». Ricandidatura «obbligatoria» di Toni Da Re alla segreteria provinciale per «tenere a bada» i maroniani.
E comunali di Treviso del 2013 senza più l’abbraccio «con un Pdl che difende l’indifendibile governo Monti».
Alla vigilia della grande manifestazione leghista anti-Monti di Milano, in programma domenica, e il giorno stesso della riappacificazione di facciata tra Bossi e Maroni, il segretario nathionàl (regionale) della Lega Gian Paolo Gobbo detta la linea.
Gobbo, la Lega è in fibrillazione.
«Pare di sì: ci sono da rimettere in sintonia determinate situazioni. Non parlo tanto dei congressi, quanto della linea politica del partito».
E infatti i maroniani vogliono il comando: voi bossiani anche i
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