di DANIELE VITTORIO COMERO
A poco più di un mese dal voto, gli scenari per la sera del 25 febbraio sono in continua evoluzione.
Tutta quella sicurezza che ha portato il PD e il PDL al colpo di mano dell'anticipo delle elezioni di due mesi, sta piano piano svanendo.
La forza esibita da Bersani e Monti, allora sicuri padroni del campo, oggi è intaccata da una sindrome devastante, quella della "vittoria mutilata". Il Cavaliere è ritornato in sella con un colpo di reni, aiutato dai due suoi più terribili nemici, Santoro e Travaglio, con lo show di giovedì scorso su La7, ma anche lui teme contraccolpi dell'ultimo minuto con il processo Ruby di Milano in dirittura d'arrivo.
Berlusconi spera l'impossibile, di prendere al volo quella che viene definita "anatra zoppa", cioè di azzoppare e appiattire la presunta vittoria di Bersani al Senato.
Il trucco è ben conosciuto da tutti i contendenti fin dal 2006, con la seconda vittoria mutilata di Prodi. La realizzazione non è co
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