di GIANLUCA MARCHI
L'ho scritto più volte e lo ribadisco: noi lombardi - e sottolineo il noi, perché mi ci metto io per primo - siamo dei coglioni giganteschi, politicamente parlando. E noi indipendentisti, se fosse possibile andare oltre, lo siamo ancora di più. Siamo la prima regione di questo insopportabile Paese in fatto di numero di abitanti, di Pil, di ricchezza pro-capite e di tasse pagate, ma dal punto di vista politico abbiamo sempre contato poco più di una cippa, anche quando abbiamo avuto nostri concittadini alla guida del governo, vedasi Bettino Craxi e Silvio Berlusconi.
Non intendo qui indagare le ragioni storiche di questo andazzo che si rinnova ciclicamente, lascio volentieri tale compito agli studiosi più preparati di me, che abbiano o meno la laurea non me ne può fregare di meno (io per primo non ce l'ho, e qualcuno si affretterà a dire "si vede", ma ciò non mi ha impedito di svolgere dignitosamente il mio lavoro da più di trent'anni). Intendo invec
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