di REDAZIONE
La scomparsa di tanti mestieri, relegati ormai soltanto nella memoria, costituisce una perdita assai grave, dal momento che si pone l'esigenza di conservare la memoria storica per comprendere il nostro presente. I mestieri scomparsi sono più numerosi di quel che si crede: il calzolaio, il cestaio, il fabbro, il falegname, il maniscalco, il carbonaio, lo stagnino, il fornaio, ecc. Per non parlare dei mestieri legati alla civiltà contadina per i quali sarebbe utile, prima che scompaiano del tutto, allestire qualche museo che ne conservi la memoria. Tra questi, anche lo scalpellino.
Come ha scritto Fiorenzo Perilli: "Lo scalpellino è un operaio che lavora in una cava per estrarre e poi lavorare la pietra. Rispetto alle arti in generale la sua impresa è sempre passata in secondo piano, tanto che veniva etichettato come "lo scultore senza arte" per la produzione in serie su commissione. Eppure la pietra, da materiale grezzo, diventa opera grazie alla trasformazione ch
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