di REDAZIONE
Dopo mezzo secolo di attesa, sono andati a ruba: i primi quattro quotidiani privati in Birmania sono spariti dalle edicole di Rangoon già dopo mezza giornata, a conferma della sete di informazione in un Paese appena uscito dalla dittatura. Con altre 12 pubblicazioni attese a breve, l'uscita dei giornali privati rappresenta una delle riforme potenzialmente piu' d'impatto introdotte dal governo civile; ma il clamoroso successo dell'esordio non significa che il settore sara' esente da complicazioni già all'orizzonte.
Fino a ieri, dal giro di vite del 1964, gli unici quotidiani ammessi erano quelli statali: il 'New Light of Myanmar', in inglese, era una gazzetta di regime dai tediosi resoconti ufficiali e paludati toni orwelliani. Oggi sono usciti 'The Voice', 'The Union', 'The Golden Fresh Land' e 'The Standard Time', espressione di diversi interessi politici. Nelle prossime settimane, anche se forse servira' aspettare fino a luglio, uscirà in versione quotidiana anc