di ENZO TRENTIN
Gli errori commessi nel 1919-20, l’incapacità della Società delle Nazioni di correggerli, il tracciato spesso arbitrario delle frontiere e le tensioni che ne conseguono, la creazione di Stati in cui nazionalità con differenti tradizioni e culture devono vivere insieme, costituiscono elementi sufficienti a individuare il “brodo di coltura” che agevolò lo scoppio del secondo conflitto mondiale. La crisi del 1929 che colpisce duramente la Germania e tutti i paesi dell’Europa centrale, il nazionalismo economico crescente e lo sfruttamento politico che ne viene fatto, portano all’ascesa di Hitler in Germania. Negli stati beneficiari dei trattati il nazionalismo diventa il leitmotiv della politica governativa. Le principali vittime di questa situazione diventano le minoranze nazionali, nei cui confronti si pratica una assimilazione forzata. I trattati di protezione delle minoranze imposti dalla Società delle Nazioni dovevano garantire alle minoranze il liber
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