di REDAZIONE
Il decreto P.A corre sul filo del rasoio. Uno sforamento dei conti pubblici comporterebbe una sanzione per l'Italia da parte dell'Ue. Il vaglio del testo, da parte della Ragioneria e' stato piu' che scrupoloso. Cosi' nelle ultime convulse limature ha rischiato di rimanere ''depotenziato'' il meccanismo individuato della compensazione tra crediti della P.A. e debiti fiscali: e' una norma importante perche' consente alle imprese creditrici di ottenere quanto e' loro dovuto con un un approccio semplificato. Sarebbero state proprio le organizzazioni imprenditoriali ad accorgersi che nel testo 'bollinato' dalla Ragioneria era saltato l'aumento della soglia cosi' come indicato nel comunicato di Palazzo Chigi.
L'intervento congiunto dei ministri Grilli e Passera ha pero' consentito di superare l'ostacolo individuando le coperture. Ritornando al progetto iniziale. L'innalzamento della soglia per le compensazioni da 516.000 a 700.000 mila euro e' ora scritto nero su bianco su
Comments are closed.