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La discesa dello spread non c’entra nulla con napolitano

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di CHRIS WILTON Ho il massimo rispetto per le istituzioni, quindi è con assoluto riguardo che dichiaro quanto segue: lo spread sotto quota 300, addirittura 283 in chiusura di contrattazioni, non c'entra assolutamente nulla con l'elezione di Giorgio Napolitano e la più probabile formazione di un governo in Italia. Altrimenti non si spiegherebbe quanto descritto da questo grafico, ovvero il fatto che negli ultimi giorni anche lo spread del debito spagnolo a 10 anni è crollato al 4,50%, il livello più basso dal novembre 2010. Per quanto Napolitano sia uomo saggio e apprezzato, dubito che i mercati prezzino una sua opera salvifica anche per il destino della Spagna. La questione è un'altra, ovvero che i 660 miliardi di dollari di liquidità in eccesso riversati nel sistema da Fed e soprattutto Bank of Japan vanno investiti da qualche parte. E siccome c'è propensione al rischio e ricerca di alti tassi di interesse, proprio per l'entusiasmo autoalimentate di questo denaro a pioggia s
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