di GILBERTO ONETO
Caro Direttore,
raccolgo la tua provocazione elegantemente mascherata da lisciata di pelo e mi inserisco sul dibattito che hai aperto sulla necessità di un vero partito indipendentista. Non è un problema da poco, è “il problema” per antonomasia.
Non c’è più un vero partito indipendentista in una situazione drammatica che può essere risolta solo con l’indipendenza, e in una condizione generale in cui gran parte dell’opinione pubblica potrebbe tornare a ritenere auspicabile (e necessario) un progetto del genere. Una fetta di nostri concittadini non va più a votare, gli altri votano controvoglia o a casaccio: sullo scaffale del supermercato delle offerte politiche non trovano più alcun prodotto che li soddisfi.
Hai ragione: è venuto il momento di affrontare la questione. In realtà molti di noi non hanno mai cessato di farlo ma è il momento di farlo pubblicamente e di cercare di dare seguito concreto a idee, progetti e aspirazioni.
Non
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