di CLAUDIO PREVOSTI
L'argomento non è dei più facili da affrontare e già immagino molti di voi che si butteranno alla ricerca di oggetti metallici o si toccheranno parti ritenute scaramantiche. Vogliamo infatti parlare di pompe funebri, anche se per cominciare sarebbe bene chiamarle con linguaggio più moderno, vale a dire imprese di onoranze funebri. Anzi, poiché l’aggettivo suona male, in molti casi si può tralasciarlo, basta onoranze, il resto è sottinteso. La seconda considerazione, che spiega perché nessuno ci ha messo testa, neanche i nostri governanti, è che questo tipo di argomento è in grado di provocare, come pochi altri, una sorta di timore – stavo per dire reverenziale ma forse non è l’aggettivo giusto – in chi a qualsiasi titolo dovesse affrontarlo, per via del rischio, della iattura, sempre presente, di finire… coinvolti in primissima persona.
Corro questo rischio (tanto o prima o dopo…) cominciando col dire personalmente non ho alcuna cont
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