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Il centralismo italiano, una visione spregiudicata dell’ordine sociale

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di PAOLO BONACCHI Il cittadino comune difficilmente si chiede come sia possibile che la "sovranità", che... è giuridicamente “proprietà della volontà", possa essere integralmente ceduta col voto a una entità immaginaria e non reale (lo stato), dal quale è ridotto alla condizione di "sottomesso" allo scopo di “uscire dallo stato di natura”. E' questo, io credo, che crea il governo su basi artificiali e immaginarie e un potere che una volta costituito diventa assoluto e incontrollabile. Eppure sono davvero pochi coloro che pensano che basterebbe che col voto ognuno cedesse ai propri “rappresentanti” la “parte minore” della propria “sovranità”, riservando per sé “la parte maggiore” e la garanzia giuridica del diritto naturale di “esercitarla”, che potrebbe controllare le scelte di governo dei propri rappresentanti, correggendoli quando sbagliano o facendo direttamente le leggi che essi non vogliono fare. Tale è la ragione per la quale Proudhon defi
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