di ALTRE FONTI
Mi è stato chiesto di commentare il nuovo governo Renzi dal punto di vista libertario. Ad essere sinceri c’è poco da dire dal punto di vista libertario. Quello che è successo negli ultimi giorni non è altro che la dimostrazione di quello che diciamo da tempo, ovvero che in democrazia il voto non ha alcun valore né quando ci sono le elezioni né quando non ci sono come in questo caso. I candidati sono comunque imposti dall’establishment, dai media controllati dai partiti e dai grandi gruppi industriali. Quello che ha fatto Re Napolitano è stato saltare la noiosissima conta dei voti alle urne, uno dei passatempi preferiti dell’Homo democraticus modernus. Il voto come gesto purificatore, l’urna come santuario sacro dove si decidono le sorti dell’intera società. La verità è che per me la nomina di Renzi non fa né caldo né freddo. Un altro parassita che si avvicenda per dare da mangiare a tutti gli altri parassiti a cominciare da Re Napolitano.
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