di CLAUDIO ROMITI
Il premier Renzi ha dunque svelato al mondo intero la sua ricetta per trasformare in un giardino fiorito l'italico regno del sottosviluppo. Più tasse e più deficit in salsa keynesiana. In particolare mi ha colpito la vera e propria mazzata, da noi ampiamente annunciata su queste pagine, che questo formidabile "venditore di pentole" ha inferto al settore del risparmio privato. Massacrando ulteriormente le cosiddette rendite finanziarie - definizione ideologica che la politica del tassa e spendi usa per spennare i polli che ancora investono i propri risparmi in azioni e obbligazioni -, l'avventuriero fiorentino avrebbe trovato le coperture per ridurre il 10% dell'Irap che grava sulle imprese.
Al netto degli annunci (vogliamo vedere i ddl), trattasi del ben conosciuto metodo delle partite di giro fiscali le quali, non determinando alcun sostanziale beneficio di sistema, servono solo a creare scompiglio nel già devastato quadro economico-finanziario, incentivando
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