da WWW.BEPPEGRILLO.IT
Mentre in Veneto si stanno facendo le prove generali per la secessione sotto gli occhi stupiti di giornalisti post datati e di storici da strapazzo, dall'Ucraina arrivano due lezioni: il colpo di Stato "democratico" e l'autodeterminazione dei popoli "antidemocratica". La parola democrazia è diventata la foglia di fico degli analisti cicero pro domo sua. La usano come in cucina si usa il prezzemolo, un po' qua, un po' là, male non fa. Il colpo di Stato deve presupporre alcuni ingredienti. Primo: ci deve essere uno Stato con un governo legittimo eletto in regolari elezioni, in Ucraina nel 2010 venne eletto con il 51% dei voti Viktor Yanukovych. Secondo: il Paese deve essere oggetto di appetiti internazionali di natura geopolitica o per le materie prime. Terzo: ci deve essere una piazza larga a piacere e di una certa notorietà come piazza Maidan a Kiev per una rivolta che deponga il tiranno. Una spruzzata di morti da ambedue le parti, un'indignazione internazi
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