di CLAUDIO ROMITI
Come ampiamente riportato dalla stampa nazionale, Silvio Berlusconi sta cercando di recuperare consensi in vista delle prossime elezioni europee. Pur non potendo candidarsi per cause giudiziarie, il Cavaliere chiama alla mobilitazione i resuscitati club di Forza Italia, esortando i suoi militanti a scendere sul terreno della propaganda porta a porta onde convincere i milioni di delusi della sua area politica a tornare sui propri passi. Argomento principe il solito da vent’anni: proporre una solida –almeno a chiacchiere- alternativa liberale al dilagante renzismo di sinistra. Un liberalismo che in verità, dopo i fallimentari esecutivi guidati per molti anni dallo stesso Berlusconi, anche i suoi più affezionati tifosi faranno fatica a definire.
Certo, se nella poetica politica forzista liberalismo fa rima con statalismo, allora tutto si tiene. Basti pensare, tra i tanti macroscopici esempi della famosa rivoluzione promessa dall’uomo Arcore, che solo ne
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