di GIANMARCO LUCCHI
Come volevasi dimostrare, lo Stato italico si erge contro ogni spirito autonomista e indipendentista, alla faccia di coloro, vedasi il governatore lombardo Maroni, pensa di ottenere l'autonomia speciale per la Lombardia dal Parlamento romano. «Roma festeggia il primo 'Si a una riforma costituzionale contro le Regioni e le Autonomie e nel contempo celebra il ritorno al più bieco centralismo impugnando le leggi venete sull'autonomia e l'indipendenza. Ma noi non ci arrendiamo«. Non ha dubbi il presidente Luca Zaia: resistere in causa. È questa l'unica possibile reazione della Regione alla decisione del Consiglio dei Ministri, che ha impugnato le leggi approvate dal Consiglio regionale del Veneto lo scorso giugno, finalizzate a indire un referendum consultivo sull' autonomia e uno sull'indipendenza della Regione.
"Oppormi al sopruso del Governo - sottolinea Zaia - non è solo un compito che svolgo con convinzione e con la consapevolezza di fare la cosa gius
Non vogliono libere elezioni e referendum?
E noi prendiamoci la nostra libertà con la forza.
Non moriamo schiavi. Lottiamo da uomini liberi.
Veneto libero
Che Roma abbia impugnato la legge è una grande notizia, finalmente si innesca quello scontro istituzionale tra centro e periferia, regione contro stato, che dovrebbe poi essere l’unica ragion d’essere della Lega. Ogni amministrazione leghista dovrebbe avere al punto primo della sua agenda l’obiettivo di creare un contenzioso politico amministrativo economico, culturale, identitario con lo stato centrale, insomma piantar grane a Roma, invece pensano ad asfaltare le strade, pulire i cessi, far quadrare i conti rapina dopo rapina, quando va bene, senò pensano solo alla loro seggiolina.
Cesarino Monti quanto ci manchi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chiavegato al posto di Zaia.
Poi vedi che qualcosa cambia.
E si può fare.