Accordi di mercato intergovernativi? non c’entrano col libero scambio

di CARMEN ELENA DOROBÂT Un nuovo accordo commerciale internazionale ha urtato contro un ostacolo. Sullo sfondo di un stallo dei negoziati del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) che dura da decenni, e delle polemiche che circondano il più recente TPP (Partenariato Trans-Pacifico), la regione Vallone in Belgio ha deciso di porre il 'veto' al CETA* (Accordo Economico e Commerciale Globale) tra l'UE e il Canada. Questa come tutte le decisioni relative al mercato comune europeo richiede la votazione all'unanimità dei rappresentanti regionali, perciò il veto appare insormontabile. Questi eventi recenti hanno sollevato serie preoccupazioni circa il futuro dei colloqui sul libero scambio. Infatti, lo scorso anno ha visto un aumento nella retorica anti-commercio in tutto il mondo, retorica spesso sfruttata da candidati politici di vario genere. Prima di trarre qualsiasi conclusione, tuttavia, dovremmo prestare più attenzione ai molti e diversi aspetti di queste controversie.