di ANNA MAHJAR BARDUCCI*
Recentemente, si è ricominciato a parlare di continente africano, dopo il summit Italia-Africa, organizzato a Roma lo scorso gennaio. Al vertice, hanno partecipato i leader di vari Stati africani, fra cui anche noti dittatori, che hanno contribuito al declino economico delle loro popolazioni.
Mi chiedo pertanto se, un eventuale prossimo summit, non dovrebbe invece avere come protagonisti economisti e imprenditori africani, che in questi ultimi anni hanno finanziato think tank e centri di ricerca in Tanzania, Ghana e Uganda per offrire vere proposte per lo sviluppo del continente africano.
Uno dei maggiori problemi dell'Africa sub-sahariana è quello dell'assetto fondiario. Tradizionalmente, in questa zona, la terra è un bene comune, che veniva sfruttata attraverso il sistema dell'agricoltura itinerante. C'era uno “chef de terre” incaricato di assegnare a ciascun agricoltore un lotto di terra, che cambiava periodicamente fino a quando non fosse es