di LEONARDO FACCO
Scrive il professor Marco Capria Mamone: "La discriminazione di cui sono fatti oggetto coloro che non vogliono dotarsi del Green Pass è paragonabile a quella che nel 1938 fu fatta in Italia con le leggi razziali contro i “non ariani”. Il punto che più ci riguarda era però stato toccato da Mussolini già nel 1927: «Qualcuno, in altri tempi, ha affermato che lo Stato non doveva preoccuparsi della salute fisica del popolo. […] Questa è una teoria suicida. È evidente che, in uno Stato bene ordinato, la cura della salute fisica del popolo deve essere al primo posto»".
Non è un caso che la nipote del Duce, Alessandra Mussolini, parlamentare fascista della Repubblica italiana, abbia espresso il suo più convinto appoggio al lasciapassare, definendolo addirittura "un atto di civiltà".
Ancora Capria Mamone: "Nella propaganda razziale nazista era comune l’accusa mossa agli “ebrei” di diffondere la febbre tifoide. Segregarli era quindi presentato in