di MATTEO CORSINI
Dopo avere detto peste e corna di Atlantia e avere categoricamente escluso che la holding dei Benetton avrebbe preso parte al salvataggio (ennesimo) di Alitalia, Luigi Di Maio pare avere cambiato idea, spacciando la decisione delle Ferrovie dello Stato sulla scelta del partner privato come autonoma dal governo. Il tutto con tempi enormemente dilatati, dato che la questione avrebbe dovuto essere risolta entro fine gennaio, e da lì in poi con scadenze pressoché mensili, sempre prorogate.
Ma tutto questo sarebbe il minimo. Di Maio si è poi prodotto in dichiarazioni sul futuro di Alitalia che fanno cadere le braccia.
“La cosa che mi sta più a cuore è che seguiremo il piano industriale, perché Alitalia ci permette in maniera fondamentale di orientare le politiche turistiche del Paese.”
Posto che il governo non dovrebbe orientare alcunché, è più che lecito dubitare che l’orientamento suggerito da Di Maio e colleghi punti in direzione diversa da
Secondo Di Maio i turisti arriverebbero in Italia con Alitalia, non con le low cost, ma invece pagando un biglietto aereo salato ingiustificato con Alitalia, per andare a farsi rapinare in un paese con l’Iva turistica al 10% (in Svizzera è al 4%) con prezzi alti a causa delle tasse elevatissime e, udite udite, ansiosi di farsi trasportare a Roma, invece che alla Malpensa, per farsi fare rapinare con altri biglietti per spostarsi e/o perdere i bagagli a Fiumicino per poi finalmente andare al nord a vedere Venezia, il Lago Maggiore, le Langhe, le Dolomiti o al limite a Pisa e Firenze. Un genio….
Incredibile MR DI MAIO! ma dove ha studiato e ha appreso come governare una compagnia che chiama di bandiera ma privata? I turisti ringraziando gli operatori e compagnie stranieri arrivano lo stesso da tutto il mondo e non via ALITALIA.
FS / DELTA &CO distruggeranno ALITALIA e chi ci rimette sarà il gruppo Benetton
e il popolo italiano.
mandiamo DI MAIO a scuola che impari sui banchi di scuola quanto noi abbiamo appreso lavoarando nei settori AEREO/ALBERGHIERO/OPERATORI TURISTICI
SIN DAL 1960.
Che DI MAIO RISPETTI I PROFESSIONISTI, CHE NON SOGNI UNA ALITALIA STATALE
ALITALIA O MEGLIO IL MARCHIO ALITALIA, TANTO SOLO QUELLO CH E RIMASTO
OPERI DA AZIENDA PRIVATA
CHE FS escano e che contiunino a far camminare i TRENI che DELATA NON CI SOTTRAGGA I LONG RANGE, CONQUISTATI SIN DAGLI ANNI SESSANTA E CHE PRIVATI GESTISCANO LA NUOVA ALITALIA PRIVATA COME AI VECCHI TEMPI QUANDO ALITALIA ERA LA PRIMA COMPAGNIA AEREA GESTITA DAL COMM CAPPELLETTI DALL INGEGNER VELANI DAL CONTE CARANDINI E NOI CHE LAVORAMO NON OTTO ORE
MA MEDIA DI 12 ORE E ANCHE NOTTURNE SENZA STRAORDINARIO, CHE PORTAVAMO IL NOME ALITALIA IN TUTTO IL MONDO LE FIERE TURISTICHE E NEI PAESI DI RICHBIESTA TURISTICA.
NOI ABBIAMO PRESENTATO PROPOSTA DI PARTECIPAZIONE CON TANTO DI PROVA FONDI! NON SI SONO DEGNATI NEMMENO DI UNA RISPOSTA..TANTO NUOVA ALITALIA RIMARRA’ DECOTTA.
SERVONO PRIVATI IMPRENDITORI CHE AZZERINO I DEBITI CHE RIPAGHINO IL PRESTITO PONTE E CHE SOSTITUISCANO FS/DELTA &CO
E CHE MANTENGANO L OCCUPAZIONE ANZI LA INCREMENTINO IN QUESTO PAESE DISASTRATO
NO FUTURE!!!