de IL POLENTONE
Gli italiani si devono sempre far riconoscere. Soprattutto quando ci sono di mezzo certi carrozzoni pubblici o ex pubblici e i sindacati. La sceneggiata in corso su Alitalia ne è una testimonianza. La compagnia degli Emirati, Etihad, e i suoi dirigenti - raccontano le cronache - stanno assistendo con un certo sconcerto al balletto in corso fra azienda e sindacati, con i piloti e gli assistenti, spalleggiati dalla Uil, che non vogliono sottoscrivere gli accordi richiesti da chi deve comprare, che vorrebbe appunto una riduzione del costo del lavoro. Costoro, nonostante quella specie di privatizzazione andata in scena qualche anno fa sotto l'egida di Berlusconi, ancora pensano di essere negli anni in cui tutto potevano, Alitalia perdeva centinaia di miliardi di lire, i manager assecondavano i sindacati e quando uscivano di scena si portavano a casa super liquidazioni. Insomma, tutti "magnavano" alla grande - il romanesco era di rito in compagnia - e quei poveri scemi d
chiusa e si pignorino i beni per il valore dei stipendi ricevuti ai manager passati, e alle persone ai vertici.
Che fallisca. Devono finire per strada.