di MATTEO CORSINI
riferendosi ad Alitalia, la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, ha affermato: “Credo che tutti noi ministri dobbiamo impegnarci e armarci di determinazione per far sì che il 21 novembre sia la scadenza definitiva”. Affermazioni simili sono state fatte da colleghi e predecessori della De Micheli. A suon di penultimatum, di mese in mese si calcia avanti il barattolo di qualche settimana.
Il problema è che la compagnia brucia cassa per circa 900mila euro al giorno. Questo ha indotto il governo a concedere l’ennesimo prestito ponte: altri 400 milioni (dopo i 900 milioni erogati dal governo Gentiloni nel 2017) destinati in realtà a essere bruciati come i precedenti.
Secondo Gianni Dragoni del Sole 24 Ore, questo “porterà a 9 miliardi e 200 milioni il totale aggiornato di quanto Alitalia è costata allo Stato e alla collettività in 45 anni, a valori monetari correnti, un calcolo già fatto dal Sole 24 Ore in base a uno studio di Mediobanca del 20
Con la scusa di “aiutare i deboli” lo Statofa l’amico del giaguaro
Però ai dirigenti hanno dato il premio di produzione. Sì di produzione debiti. Robe da matti…..
Sono senza ritegno