di LEONARDO FACCO
Nell'Italia delle corbellerie, dei tuttologi venditori di fumo, dove più la spari grossa e prima finisci in qualche gabbia per profughi della legge Basaglia, sta per arrivare il momento del cialtrone economico per antonomasia, Adriano Celentano, il guru del minchionismo petulante, ma politicamente corretto.
Adriano Celentano Laqualunque replicherà con "Rockeconomy", il music-show in cui "il profeta del nulla", convinto di essere la reincarnazione di "Gesùppidu" , uscirà dai confini di sua competenza - il canto e la musica - per invadere quelli della scienza, tritandoci i maroni con lezioncine sussiegose, alternate a mistici silenzi, sull'universo mondo. Inizierà a sproloquiare di ambiente, povertà, macro e microeconomia, astrofisica e ingegneria, biogenetica, architettura e agricoltura. Infarcirà i suoi pipponi con quel tantinello di religiosità appiccicosa degna di un chierichetto ciellino. Citerà il cardinale Maradiaga: "La globalizzaione è come il
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