di PASCAL SALIN
Esistono dunque due concezioni differenti del “mercato unico”: una che consiste nel pensare che il mercato comune debba essere completato con politiche comuni, sforzi centralizzati di armonizzazione, ecc.; l’altra – a cui noi ci ricolleghiamo – che consiste nel pensare che basti ridare agli uomini, nel maggior numero di campi possibile, la libertà contrattuale che è stata loro tolta da politiche di ispirazione nazionalista.
Ora, conviene evitare un errore intellettuale frequente nella nostra epoca, che consiste nel pensare che “lo sviluppo della concorrenza e dell’integrazione economica implicano l’armonizzazione delle condizioni di concorrenza”. Esaminiamo infatti, a titolo di confronto, ciò che avviene nel caso in cui esista liberalizzazione degli scambi commerciali. Sopprimendo, per esempio, i dazi sulle merci nel quadro di un’unione doganale, le autorità dei paesi membri non mirano a rimpiazzare i produttori situati su ognuno dei loro t