di ALESSANDRO SCOLARI
L’era del Ministro Gelmini sarà ricordata, negli annali della storia della “scuola italiana”, come l’era dei tagli secondo qualcuno. In tre anni, dal 2009 al 2011, la ministra bresciana, con l’aiuto (o è stato lui a decidere per lei?) del ministro Tremonti, ha tagliato nella scuola italiana quasi 90 mila cattedre e poco meno di 45 mila posti per ATA, che tradotto significa impiegati e bidelli delle scuole. Peccato che l’avvocato Gelmini, (di Brescia, con titolo conseguito a Reggio Calabria, dove le percentuali di superamento degli esami di stato per avvocato ha percentuali stabili attorno al 90%, mentre a Brescia la percentuale è del 30%), ha chiuso la sua avventura al Ministero dell’Istruzione con il botto: 66300 assunzioni nella scuola, tutte in un colpo solo, tutte datate 1 settembre 2011.
30300 docenti e 36.000 personale ATA(i bidelli e gli impiegati della scuola). In un bilancio annuo di oltre 40 miliardi di euro, dopo che per 3 anni ne
Comments are closed.