di REDAZIONE
Genova - A ssegni spariti o falsificati. Fallimenti a catena e amicizie pericolose. Un “tesoro” ottenuto da un (ex) amico ammanicato alla peggiore Prima Repubblica, che oggi lo accusa di averlo ridotto sul lastrico. E una serie di acrobazie finanziarie - sul filo di due inchieste archiviate per un pelo - che ne raccontano un passato finora ignoto, in cui parrebbe aver messo da parte non si sa come almeno due miliardi delle vecchie lire. Decisivi a fargli spiccare quel salto di qualità politico, sotto forma di sostegno alle campagne elettorali, dopo il quale è stato proiettato nell’Olimpo Padano. Chi è, il potente tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito? Chi è il piccolo impresario delle pulizie oggi 41enne divenuto sottosegretario alla semplificazione normativa nell’ultimo governo Berlusconi, oltre che amministratore d’un patrimonio da oltre 22 milioni di euro in contributi elettorali pubblici nel solo 2010? Cosa c’è nella vita precedente dell’
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