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Benedettini e libertà, una riflessione

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di ALFREDO MOROSETTI Nei cosiddetti secoli bui, i monasteri benedettini rappresentarono un esempio di quanto con poco o quasi nulla si possa ottenere tutto, tutto quello che occorre per condurre una vita decente. Raramente un monastero contava più di una ventina di monaci, eppure queste comunità erano praticamente autosufficienti, erano in grado di provvedere quasi per intero ad ogni loro bisogno materiale. In genere quello che non potevano produrre da sé, l’ottenevano attraverso lo scambio soprattutto con altri monasteri. Ma l’aspetto interessante è il fatto che la regola benedettina prevedeva solo 4 ore di lavoro al giorno, eppure esse bastavano per sfamare e vestire tutti. Come è possibile un fatto del genere? Tutto veniva fatto in modo artigianale e la terra coltivata a zappa e aratro trainato da buoi produceva grano e ortaggi sufficienti per tutti; la lana era prodotta direttamente dai greggi di pecore e filata e tessuta nel grande periodo di vita al chiuso rapprese
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