di CHRIS WILTON
"Dissonanza cognitiva", così un portavoce del Bureau for Economic Policy Analysis olandese ha definito in un'intervista al Financial Times l'atteggiamento dei politici del suo Paese nel non riconoscere come l'interazione tra esplosione del credito privato e tagli fiscali stia creando i presupposti del disastro. Insomma, una chiaro caso di politica moneteria disallineata e il primo esempio di Paese dell'Europa cosiddetta "core" che comincia a pregustare un assaggio di sapore mediterraneo. L'economia olandese è in recessione dall'inizio del 2011 e il tasso di disoccupazione, fino a poco tempo fa basso, sta crescendo a ritmi ciprioti, passando dal 7,8% all'8,1% nello stesso mese di marzo. Benvenuti in uno stato formalmente con rating AAA. Per Stephen Jen della SLJ Macro Partners, <i segnali che giungono dall'Olanda sono simili a quelli che arrivavano da Spagna e Irlanda anni fa>, questo nonostante il Paese vanti un surplus di conto corrente dell'8,3% del Pil e u
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