di MATTEO CORSINI
Riferendosi alle politiche definite di austerità, Paul Krugman non resiste alla tentazione di calarsi nei panni del dottore che corre al capezzale del paziente malato, tacciando i medici che si sono occupati di quello stesso paziente di aver usato un approccio medievale. I suoi fans di vecchia o di nuova data: "È come la medicina del Medioevo: salassavano i pazienti per curarli e, quando il sanguinamento li faceva star peggio, li salassavano ancora di più". Anche Silvio Berlusconi è tra questi ultimi - ieri ha citato "papale papale" Krugman a "Unomattina" - e direi che ciò dimostra inequivocabilmente lo stato confusionale del cavaliere più delle sue ondivaghe considerazioni su Mario Monti) potranno utilizzare questa stessa metafora durante la campagna elettorale appena iniziata.
Ho l'impressione che Krugman si sia fatto trascinare dalla tendenza da parte dei produttori di serie tv (tendenza in atto da anni) a propinare storie che decantano le gesta di me
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