di GIANLUCA MARCHI
Cosentino è salvo per la seconda volta, i parlamentari della Lega si azzuffano durante la riunione del gruppo precedente al voto, la base del Carroccio scatena la propria rabbia a Radio Padania e viene presa a male parole dal conduttore. E Silvio Berlusconi si frega le mani: ha scampato un bel pericolo, perché se il coordinatore del suo partito in Campania fosse finito a Poggio Reale sarebbe stato difficile contenere le scosse sismiche dentro il partito, e ha richiamato all’ordine il vecchio alleato Umberto Bossi. Dopo l’esplosione mediatica del caso dei soldi leghisti investiti in Tanzania ci eravamo chiesti se per caso dietro non si nascondesse la manina del Cavaliere, deciso a tutto pur di richiamare il Senatur al rispetto degli antichi patti notarili: ebbene, dopo un apparente tira e molla della Lega che ha visto protagonista Bobo Maroni nella versione di duro e puro per l’arresto, il capo ha riportato le cose al suo posto e, sebbene conscio di un
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