di GIANLUCA MARCHI
Avevamo scritto che l'iniziativa della Lega per cercare di ammorbidire il governo Monti sulla vicenda delle quote latte, trovando una sorta di sanatoria o condono per gli splafonatori che non hanno mai pagato le multe, sarebbe finita in un nulla di fatto clamoroso. E così è stato, anche se Umberto Bossi e Luca Zaia sono andati in pellegrinaggio a Palazzo Chigi per convincere il premier ad ammorbidire la posizione dello Stato nei confronti dei cosiddetti "duri e puri", cioè circa 1500 produttori che non hanno mai voluto mettersi in regola accettando la rateizzazione delle multe. «La normativa comunitaria va applicata senza peraltro gravare sui produttori»: lo ha affermato a proposito delle quote latte il ministro Mario Catania a Torino. «La questione delle quote latte non è oggetto di valutazione politica. È una normativa comunitaria che va applicata. Abbiamo ancora 1.500 produttori che non hanno aderito alle retaizzazioni previste», ha osservato il minist
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