di OTTONE GERBOLI
La storia ci ha tramandato le vicende incredibili di alcuni eroici cavalieri confederati che si erano spinti all’interno delle linee unioniste. Qualcuno di loro è ancora oggi ricordato con entusiasmo: uomini come John Mosby, Harry Gilmor, John D. Imboden, John Morgan, sono diventati eroi popolari celebrati da fumetti, libri e da pellicole cinematografiche. C’è una storia simile, anche più grandiosa, perché non costituita da rapide puntate in territorio nemico ma da una guerra di liberazione portata da un personaggio coraggioso e un po’ guascone, il maggiore Branda de’ Lucioni, cui nessuno ha mai dedicato descrizioni avventurose perché stava dalla parte sbagliata rispetto al politically correct (si fa per dire) della retorica tricolore.
Eppure la vicenda è particolarmente significativa perché è una sorta di paradigma delle aspirazioni alle libertà delle comunità che compongono la Padania. Il riferimento è innanzitutto geografico: l’avven
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