di FORTUNATO NARDELLI
Il cambiamento climatico è un pretesto per rastrellare un imponente flusso di denaro pubblico, attraverso il quale esercitare un potere globale controllando la fonte vitale essenziale di una società avanzata: l’energia.
Proviamo a vedere perché? Un’impresa del genere deve necessariamente prevedere una emergenza che possa creare allarme nell’opinione pubblica e giustificare interventi pesanti e costosi da parte dei governi. Per rafforzare la credibilità dell’emergenza viene rassicurata la popolazione che la scienza è concorde nell’affermare la criticità della situazione. Per rendere più efficace la comunicazione, viene specificato anche un colpevole ben preciso, la CO2, e fatta ricadere la responsabilità della sua produzione sull’uso dei combustibili fossili.
Affinché tutto questo entri bene in testa alla gente, si potenzia la comunicazione a senso unico sui media e, se non bastasse, si finanziano gruppi organizzati di giovani che prot