di REDAZIONE
Oltre trenta i carri e un migliaio le maschere che arrivano da ogni parte del Friuli Venezia Giulia e da oltre i suoi confini, a trasformare l’evento in manifestazione di fatto internazionale. Almeno 20mila i partecipanti, in crescita, per il tradizionale “Carnevale di Nimis”, festa che coinvolge tutta la comunità del paese della Pedemontana Collinare, a meno di 20 chilometri da Udine.
Di origini antichissime, il Carnevale di Nimis è uno dei pochi che, nei secoli, si è mantenuto nella sua autenticità, mediando con le novità del contemporaneo senza perdere le sue radici uniche. La festa comincia, alla chetichella, senza che se ne accorgano in tanti, già il 5 gennaio, giorno dedicato ai fuochi epifanici nella Bassa Friulana, nel Friuli Occidentale e in alcune altre poche altre località del Friuli Orientale. È il 5 gennaio, infatti, che da secoli si rinnova, nel borgo di Cergneu, l’“uscita del Pust”: simbolo della trasgressione e della follia tenuta
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