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Profezie sulla brexit e sulla disintegrazione dell’unione europea

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di ARTURO DOILO In un lungo articolo del 2016, l'analista Doug Casey aveva detto chiaramente come la pensava sulla Brexit, dopo che nel Giugno di quell'anno, il Regno Unito ha votato un referendum in cui il 52% degli elettori ha scelto di lasciare l'Unione europea. A distanza di quasi 3 anni, vale la pena riprendere alcune sue considerazioni, specialmente alla luce dei continui rimandi rispetto alla data prefissata. Ecco cosa sostenne Casey, senza tanti giri di parole. 1- Potrebbe essere la cosa migliore che è successa in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. E penso sia un segnale dell'inizio di alcune importanti nuove tendenze. In linea di principio, l'idea dell'Unione europea sembrava buona, ma in pratica si è rivelata molto diversa. Gli europei avrebbero potuto avere tutti i vantaggi del libero scambio semplicemente eliminando tutti i dazi e le quote, una soluzione molto semplice e priva di costi. Invece ai politici piacciono i dazi e le quote perché danno l
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