di SALVATORE ANTONACI
La voglia di libertà dei catalani valica i Pirenei e giunge nella confinante Francia. Precisamente nel dipartimento dei Pirenei Orientali facente parte della regione Linguadoca-Rossiglione. Qui risiede la più importante comunità catalana al di fuori del suolo spagnolo: quasi mezzo milione di abitanti, in buona parte oramai francesizzati, ma ciononostante attenti a serbare la memoria storica e linguistica dell’antica madrepatria.
Se ne è avuta prova tangibile lo scorso 7 novembre con una manifestazione svoltasi tra le vie dell’incantevole capoluogo Perpignan. Erano in 3000, infatti, a formare una catena umana che ha circondato alcuni palazzi istituzionali francesi con l’intento esplicito di rammentare che “anche la Catalogna del Nord (il territorio dipartimentale) è indipendentista”. Un riverbero separatista che si ispira alla celebrazione della Diada, data assurta a simbolo della mai sopita identità catalana. Uguali le parole d’ordine e i