di CLAUDIO PREVOSTI
Chiudono negozi, bar e ristoranti. La recessione taglia i consumi e 4 italiani su 10 rinunciano anche a mangiare fuori casa. Le imprese, in difficolta', chiedono credito per problemi di liquidita'. Ma ne ottengono sempre meno, perche' i prestiti vanno solo al 10% delle grandi aziende. E anche quelle che esportano denunciano l'inasprirsi del credit crunch. Intanto continua a soffrire il mercato del lavoro, con 490mila lavoratori in cassa integrazione a zero ore e un nuovo balzo delle ore richieste nei primi due mesi dell'anno. E' la fotografia, scattata da associazioni di categoria e sindacati, di una crisi che continua ad avvitarsi. Piena emergenza nel settore del commercio. Confesercenti, che parla di "catastrofe" e chiede "un piano speciale per le citta'", denuncia che nel primo trimestre 2013 e' fortemente negativo, in tutte le Regioni italiane, il saldo tra imprese che nascono e quelle che muoiono. Le proiezioni segnalano in particolare il crollo di esercizi
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