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Celentano e la beneficienza. chi plaude e chi no

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di REDAZIONE

Dopo le tante polemiche sul compenso da 300 mila euro per Adriano Celentano al Festival di Sanremo, il molleggiato ha deciso di devolvere i soldi in beneficienza ad Emergency e di pagare le tasse di tasca sua. «In un momento in cui la crisi economica si fa pesantemente sentire e colpisce soprattutto le fasce più deboli della società, l’aver deciso di devolvere interamente in beneficenza una cifra importante come l’intero compenso per le serate del Festival di Sanremo fa senz’altro onore ad Adriano Celentano». Lo dice il sindaco di Verona, Flavio Tosi, per il quale il cantante, «un indiscutibile punto di riferimento nel panorama artistico nazionale e che in vari momenti non ha esitato, come è giusto, a manifestare pubblicamente prese di posizione politiche e sociali, condivisibili o meno che siano», dimostra di saper essere anche un esempio di generosità e solidarietà. «In particolar modo – aggiunge l’esponente leghista – rispetto a quanti percepiscono emolumenti importanti ma non hanno lo stesso sincero slancio e sensibilità sociale». «Le famiglie veronesi e le altre famiglie italiane che potranno usufruire di questo consistente aiuto riceveranno così un supporto fondamentale in questo momento di difficoltà – concludde Tosi – e di questo lo ringrazio a nome di tutta la nostra città. Si scrive, così, una bella pagina per il nostro Paese».

Non del tutto coincidente con quella del sindaco di Verona la posizione dell’on. Davide Caparini, capogruppo leghista in Commissione Vigilanza Rai: «Mi sono quasi commosso quando ho letto delle intenzioni di Celentano di dare in beneficenza quanto andrà a guadagnare con la sua partecipazione a Sanremo. Peccato però che quelli siano soldi dei contribuenti».  «Non discuto il valore della prestazione artistica del signor Celentano – prosegue Caparini – ma il fatto che la Rai, che ha lamentato di vantare 1,3 miliardi in più dallo Stato, li sperperi per la partecipazione ad una sola serata. Va da sè che il signor Celentano con quei soldi potrà farci ciò che vuole, ben sapendo che la beneficenza è un atto ben accetto quanto generalmente privato e non sbandierato ai quattro venti».

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5 COMMENTS

  1. E POSSIBILE AVERE ALMENO 25.00 E NON PENSO DI CERCARE TANTO NE HO BISOGNO PER I MIEI FIGLI LO SFRATTO E LE BOLLETTE SONO DI NAPOLI ED IN QUESTO MOMENTO MI TROVO IN UNA FASE DI DISPERAZIONE TOTALE VENITEMI A TROVARE MI VEDETE CHE STO NELLA MERDA NON C’è LA FACCIO PIù PURTROPPO LAVORO NON SI TROVA E CON 350E AL MESE NON RIESCO A MANGIARE PENSO CHE ADRIANO CELENTANO SAREBBE CONTENTO DI DARMI QUEL AIUTO…… AL MENO CHE NON SE LI SONO MANGIATI LORO CIOè QUELLI CHE HANNO IL DOVERE DI DONARLI TEL.3403414123

  2. Poche idee ma confuse: Caparini per esempio potrebbe far devolvere parte dei compensi (soldi dei contribuenti anche quelli) che i suoi raccomandati in Rai percepiscono. Così per dire. ma oggi nevica…e siamo tutti più buoni. Quanto a Tosi sta diventando uno specialista del lecchinaggio….Ma come ci si può salvare??? Visto che tutti reclamano da destra che in tv si da troppo spazio a quelli di sinistra e viceversa si potrebbe risparmiare diatribe e denari mandando tutti a cagare e vietando per un poco ai politici e ai peracottari vari e a chi devi farsi pubblicità a sepse pubbliche di far comparsate in tv: ma poi come si manda avanti la trasmissione preferita di Caparini e di La Russa?…Quello che…Regioni ????

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