di REDAZIONE
Molti piangono, una giovane donna si butta in ginocchio e chiama la mamma. Solo un uomo sulla trentina guarda dritto nella telecamera e dice: «Ora vado», mentre due poliziotti lo prendono per le braccia e lo portano verso il luogo dell' esecuzione. Sono i condannati a morte cinesi che parlano con la giornalista Ding Yu, della televisione dell'Henan (Cina centrale) per il programma «Interviste prima dell' esecuzione», che va in onda il sabato, in prima serata, dal 2006, e che ha avuto fino a 40 milioni di spettatori.
Guardando e ascoltando alcune delle interviste risulta difficile spiegarsi come Ding abbia ottenuto la collaborazione delle autorità provinciali per realizzare questo «reality» agghiacciante, nel quale i condannati vengono intervistati a distanza di poche ore, in alcuni casi di pochi minuti, dall' esecuzione. Secondo la rete televisiva americana Abc il programma, che va in onda dal 2006, sarebbe stato sospeso a partire da questa settimana.
La no
pensa che strage se dovessero farlo in Italia!!!penso non basterebbe nemmeno la fossa delle marianne per seppellire i cadaveri!!
Concordo : perché indignarci ? Dato che la pena di morte in Europa non è ufficialmente prevista, sarei ben lieta di poter in futuro assistere almeno a qualche frammento di vita quotidiana dei funzionari corrotti in galera a scontare la loro condanna. Sarebbe, anzi, uno splendido, se non il miglior, deterrente a commettere nuovi reati!
Scusate, ma dovremmo indignarci perché in Cina giustiziano dei funzion
ari corrotti? Ma parlate sul serio?