di MATTEO CORSINI
Accodandosi ad altri Paesi europei, il governo italiano ha deciso che entor il 2035 non potranno più essere immatricolate automobili con motore a combustione interna. Secondo Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, "la scelta di andare verso l’auto elettrica ha sicuramente una conseguenza, già stimata e precisata: oltre la metà della manodopera che attualmente lavora nella filiera dell’automotive, nel motore a combustione, non lavorerà più in quel settore. Questo è un discorso che è giusto porre, senza fare del terrorismo industriale, però c’è, perché la transizione ambientale non è soltanto rosa e fiori". "Sei davvero un bambino progidio", gli direbbe Mr Wolf.
Il problema, tra l'altro, non è solo quello, pure non trascurabile, dell'impatto occupazionale. E' successo in passato con ogni cambio di tecnologia. In quei casi, però, si trattava per lo più di cambiamenti di mercato, mentre la forsennata corsa all'elettrificazione d
Adesso non si contentano più di correggere “gli errori del mercato”. Ma provocano “errori del mercato” attraversoobsolescenza indotta. Ovviamente per la salvezza del pianeta.