di ROSARIO DELLO IACOVO*
Indipendentismo, separatismo, salvo eccezioni sporadiche, non hanno mai avuto centralità nel discorso pubblico in Italia. A determinare la marginalizzazione di questa tematica hanno contribuito tutte le forze politiche di rilievo nazionale, perché tanto la destra che la sinistra hanno una propria epopea risorgimentale, una visione mistificata del corso reale degli eventi che portarono all’unità d’Italia. A destra domina l’idea del suolo italico liberato dal giogo straniero, di quella patria che si ricollega idealmente all’impero e all’antica Roma. A sinistra gli ideali di libertà ed eguaglianza contrapposti alla tirannia borbonica.
La convergenza delle diverse forze politiche non ha conferito, quindi, diritto di cittadinanza ad alcun discorso che mettesse in qualche modo in discussione l’unità nazionale, nonostante questa si sia realizzata e poi consolidata in cento cinquant’anni di storia comune profondamente segnata dal divario fra no
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