di REDAZIONE
L'Italia paga cara la confisca di Punta Perotti, l'ecomostro sul litorale di Bari abbattuto qualche anno fa. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che lo Stato italiano dovrà versare 49 milioni di euro alle tre società - Sud Fondi, Mabar e Iema - come danni materiali per la confisca dei terreni di loro proprietà. Si tratta quasi certamente - sostengono alla Corte - della cifra più alta mai richiesta a uno Stato come risarcimento per una violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Il record precedente lo deteneva la Grecia, che nel 1994 fu condannata a pagare 16 milioni di dollari per la nazionalizzazione di una raffineria.
La sentenza, emessa ieri dai giudici di Strasburgo, completa - per quanto riguarda i danni materiali - la sentenza del 2009 relativa a Punta Perotti della Corte europea dei diritti dell'uomo, in cui stabiliva che, per le violazioni commesse contro le tre società, l'Italia era tenuta a risarcire 30 mila euro per
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